L'artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica ad eziologia presumibilmente autoimmune che può colpire le articolazioni, i muscoli, i tendini e atri tessuti dell'organismo e che genera dolore, rigidità articolare, limitazione nei movimenti e tumefazione.
Tra il 2007 e il 2008 sono stati condotti diversi studi che hanno indagato gli effetti del Programma MBSR sull'artrite reumatoide. I sintomi fisici associati all'artrite reumatoide consistono in uno stato di gonfiore, dolore alla palpazione, sensazione di calore fastidioso e ridotto movimento delle sedi interessate con conseguente disagio psicologico legato alla malattia. Infatti questa condizione di limitazione e contrazione costituisce una grande fonte di stress che può compromettere notevolmente la qualità della vita. Così come accade per altre patologie quali diabete o malattie cardiovascolari, anche in questo caso si ipotizza che la Mindfulness possa aiutare questi pazienti a gestire in modo più consapevole e funzionale i propri vissuti negativi connessi alla malattia e a rapportarsi alla propria condizione di salute attraverso una modalità più accettante, prospettiva che rende le persone più capaci di gestire le emozioni di rabbia, frustrazione, ansia e rassegnazione spesso implicate nella malattia e di tollerare il dolore causato dalla patologia.
Gli studi sulla Mindfulness e sullo stress dovuto all'artrite
Nel 2007 è stato condotto uno studio (Pradhan et al., 2007) in cui 63 partecipanti sono stati suddivisi in modo casuale tra due gruppi: il gruppo che ha seguito il Programma MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction ovvero il Metodo per la riduzione dello stress basato sulla consapevolezza) e il gruppo in lista di attesa che fungeva da gruppo di controllo.
Attraverso la consegna di questionari autoriportati, sono stati valutati i sintomi depressivi, lo stress psicologico, il livello di benessere e le abilità mindfulness, mentre lo stato dell’artrite reumatoide è stato monitorato da un medico che non era stato informato della ricerca sperimentale a cui stavano partecipando i suoi pazienti. Dopo appena 6 mesi dall'inizio del corso MBSR sono stati rilevati miglioramenti significativi per quanto riguarda lo stresspsicologico, il benessere, i sintomi depressivi e le abilità mindfulness nel gruppo che aveva partecipato al Programma MBSR.
In uno studio del 2008 (Zautra et al., 2008) che ha coinvolto 144 partecipanti, sono stati impiegati strumenti di misurazione su più livelli. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a una delle tre condizioni sperimentali: la prima era la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) per il dolore, la seconda era la meditazione mindfulness e la terza era la terapia per la regolazione emotiva, mentre il gruppo che riceveva il solo trattamento educativo è servito come gruppo di controllo. I risultati migliori, per quanto riguarda il controllo del dolore e le riduzioni delle citochine infiammatorie, si sono osservati prevalentemente nel gruppo della CBT(terapia cognitivo-comportamentale) ma sia il gruppo CBT che quello della meditazione di consapevolezza mindfulness sono migliorati, rispetto al gruppo educativo di controllo, soprattutto per quanto riguarda le strategie di risoluzione dei problemi e l'elaborazione di risposte efficaci di fronte allo stress. Dai risultati emerge che i pazienti con una storia di sintomi depressivi alle spalle ha tratto grande vantaggio soprattutto dal Programma MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction ovvero il Metodo per la riduzione dello stress basato sulla consapevolezza), emergono infatti dei risultati molto incoraggianti sia nelle misurazioni di entrambi gli stati d’umore positivo e negativo, sia per quanto riguarda la valutazione, da parte dei clinici, della flessibilità delle articolazioni e queste evidenze suggeriscono che la Mindfulness possa essere superiore alla CBT per il lavoro terapeutico con persone che accusano un disagio dovuto alla depressione.